Il De novissimis dei laici. Le «realtà ultime» e la riflessione dei filosofi italiani contemporanei
Seppure siano stati affrontati diversi temi nel confronto tra teologi e filosofi italiani, non è stato dato spazio adeguato all'approfondimento di un punto essenziale della fede cristiana: il destino dell'uomo, del mondo e della storia, la questione escatologica. Leggendo le principali opere dei filosofi italiani che maggiormente si sono impegnati nella riflessione intorno a queste questioni, si comprende sempre più che le domande ultime dell'uomo sul proprio destino come sul destino del mondo intero, nonché sul senso della propria esistenza finita e sul significato della vita e della morte, sono la spina dorsale che regge il loro intero pensiero filosofico; in alcuni casi il punto di partenza e di arrivo della loro riflessione e del loro domandare. I quesiti intorno alla vita e alla morte, circa il significato dell'esistenza ed eventualmente riguardo al suo oltre sono, infatti, ciò che accomuna il pensiero teologico e quello filosofico, perché sono ciò che costituisce l'essere stesso dell'uomo. Questo studio, pertanto, prende in esame gli scritti di alcuni dei maggiori filosofi italiani contemporanei, molto diversi tra di loro, per tentare di cogliere la sostanza della loro ricerca sulle questioni fondamentali che concernono l'uomo, la sua vita e la sua morte, il suo destino ultimo e il destino di tutte le cose, al fine di mettere in luce il prezioso contributo che ne deriva per l'escatologia cristiana.
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