Essere come dis-inter-esse. Dalla corporeità alla carità
L'amore, in questo saggio, mette in luce l'esistenza concreta dell'uomo attraverso un'analisi della corporeità nella sua costitutiva dimensione intersoggettiva. La scoperta e l'accoglimento del corpo come dono, non solo permettono all'uomo contemporaneo di uscire da una prospettiva nichilista, ma lo proiettano verso l'altro. Un'apertura all'altro, non vista in un'ottica puramente teorica, ma recepita e assunta come prossimità responsabile. Essere per l'altro è l'orizzonte di senso che, abbandonando la dimensione conflittuale dell'esistenza, lascia venir fuori la capacità positiva dell'uomo di prendersi cura dell'altro fino a sostituirsi. E' la responsabilità che crea responsabilità. Questo è il dinamismo stesso della carità che l'autore suggerisce di ripensare a partire dal contesto filosofico odierno. Si tratta di quella carità che non cerca il suo interesse, ma è invito umile, costruttivo, mai appariscente e arrogante, rivolto all'uomo del nostro tempo, perché possa ritrovarsi in quel passo oltre, che chiede ed esige gratuità e dono di sé.
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