La grande storia dell'artigianato. Arti fiorentine. 6.Il Novecento

Quando avviammo questa collana sulle Arti fiorentine e l'Artigianato - ormai sono trascorsi diversi anni - eravamo consapevoli di affrontare un'impresa complessa, anche perché la prima di questo genere nella pur ricca storiografia sulle arti applicate a Firenze: città universalmente considerata la 'culla dell'arte' e, almeno dal XIX secolo, anche dell'artigianato. Fin dall'inizio, nell'impostare il progetto in sei volumi, così come richiesto dalla Cassa di Risparmio che ha dato sostegno all'iniziativa dell'editore Giunti, si sono presentate diverse, rilevanti questioni: non solo per la quantità e vastità degli argomenti da trattare, ma anche per la necessità di un approccio metodologico il più possibile coerente. L'indiscutibile ambiguità del concetto di 'artigianato', spesso correlato, a torto o a ragione, con tutto ciò che circonda il termine e l'idea di 'arte', rendeva il terreno quanto meno scivoloso. L'impostazione della collana, che non senza rimpianti congediamo con il sesto volume, è ormai sotto gli occhi di tutti, e ci conforta che abbia già ricevuto diversi consensi, pur nelle sue inevitabili lacune e omissioni: una suddivisione per grandi periodi, dall'epoca medievale al secolo che appena ci siamo lasciati alle spalle; un'attenzione non solo agli aspetti più strettamente figurativi e stilistici ma anche ai fenomeni storici, economici, urbanistici e statistici. Una selezione, infine, la più ampia possibile nei limiti dello spazio assegnato, delle discipline più significative, con dolorose ma inesorabili esclusioni. Avremmo potuto creare una sorta di 'piccola enciclopedia' o di 'dizionario dell'artigianato', ma ci pareva schematico e riduttivo e forse non così necessario quanto invece un esame approfondito di alcune tematiche, illustrate fra l'altro da un inedito corredo iconografico frutto di una campagna fotografica senza precedenti in questo campo. Ai sei volumi, che pur appaiono con una forte impronta storico artistica, hanno collaborato specialisti, non solo italiani, di storia economica, della scienza e delle tecniche, dell'iconografia e del costume, oltreché di tutti i settori delle arti applicate. Ogni tomo avrebbe potuto raddoppiare le sue dimensioni e il numero degli autori, e questo vale forse ancor più per il Novecento. Ci auguriamo che l'impegno e la passione dei curatori e delle decine e decine di studiosi che hanno generosamente collaborato a questa nostra impresa stimoli a ulteriori ricerche e possa essere almeno in parte di aiuto agli operatori economici e sociali di un settore come l'artigianato ancora così necessario e vitale per Firenze. Un passato tanto glorioso ma fin troppo ingombrante non deve più impedire decisive e irrinunciabili svolte di rinnovamento. Firenze è sempre stata grande quando ha saputo guardare lontano, non solo nel tempo ma anche nello spazio. E oggi più che mai non può rimanere solo una splendida capitale di se stessa. (Gloria Fossi)