Un elefante per Malgudi
Nataraj, proprietario di una stamperia artigianale immersa nella pigra, tranquilla e solare cittadina di Malgudi, è un tipo socievole. Nella sua bottega, come su un bizzarro palcoscenico di provincia, è un continuo viavai di amici che si trattengono "giusto il tempo di fare due chiacchiere".Ma un giorno, questo privato angolo di serenità è sconvolto dall'arrivo di uno strano personaggio. Uomo possente, di brutale franchezza, Vasu s'installa senza troppi complimenti nell'attico della stamperia portando con sé un inquietante caravanserraglio di iene, pitoni e tigri impagliate, carcasse di animali e danzatrici del ventre. Preso in una serie di equivoci quantomeno imbarazzanti (e terribilmente divertenti, per il lettore) sino a prestarsi ad assicurare un opportuno ricovero in città a un elefante affetto da astenia, Nataraj non esiterà a mettersi in gioco quando, alla vigilia di una processione sacra, le mire del tracotante cacciatore-impagliatore si appunteranno sull'adorato pachiederma destinato ad aprire il corteo.
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