Il pappagallo di lana
Quando uno è felice si vede: ha gli occhi che splendono e la bocca che ride perché dentro il suo petto, nei dintorni del cuore, è come se nascesse una musica dolce e allegra. Al povero Celestino, però, capitava una cosa straordinaria: la musica che gli sonava dentro si udiva anche di fuori... e sai come questa faccenda gli complicava la vita?! Prima di tutto, il maestro lo puniva e lui dovette smettere di andare a scuola: poi, in paese, per canzonarlo, lo chiamavano "zio Carillon", e lui non poté neppure prender moglie; infine, la sua nipotina si vergognava di quella musica e lui, per farla tacere, dovette diventare triste. Brutta cosa essere così triste perché ti senti solo! Ma per fortuna... beh, in questi casi succede sempre qualcosa che rimette a posto tutto e ridà il via alla musica: così capitò anche a Celestino. Davvero.Ma questa è soltanto una delle novelle meravigliose di questo libro: c'è un pappagallo di lana che ti fa andare sulla "Nuvola-delle-cose-che-si-ricordano"; c'è un omino di neve che a primavera se la squaglia; c'è un treno che viaggia nella fantasia; c'è una sveglia che sa a memoria le tabelline; c'è uno specchio che racconta le fiabe; e c'è, infine, un paese nel quale si fabbricano solo uova di cioccolata e agnellini di zucchero... Forza, golosi, vi aspettano!
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