I racconti di Pietroburgo
"Gogol è stato spesso chiamato maestro di realismo, in seguito a una celebre definizione di Bielinski. In realtà egli inseguiva sogni, visioni, incubi. Dietro le avventure dei suoi personaggi, particolarmente di quelli dei "Racconti di Pietroburgo", si muove sempre quella follia razionale, lucida che ha nutrito tutta la letteratura fantastica dell'Ottocento, dal grande Hoffmann al piccolo Nodier. Se, dunque, il fiabesco è nei racconti giovanili connaturato alla tematica folclorica ucraina, in seguito, nei "Racconti di Pietroburgo", Gogol accentua di più l'aspetto allegorico, esaspera gli elementi fantastici per far risaltare da questo contrasto con la realtà tutti i lati visibili o nascosti della meschinità umana". (Dall'introduzione alla raccolta di racconti)
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