Per i piaceri del popolo. L'evoluzione del giardino pubblico in Europa dalle origini al XX secolo
Quando e perché sono sorti i giardini pubblici? Come sono mutati nel tempo i modi d'uso, le forme, il pubblico?Le questioni intorno al modo in cui l'ambiente urbano ha progressivamente recepito al suo interno il verde, a come l'Europa si sia prodotta quella vera invenzione che chiamiamo giardino pubblico sono la materia di questo libro, che delinea le connessioni fra le trasformazioni degli spazi verdi della città e il mutamento dei modi della vita sociale urbana. L'autore ricerca le origini del contrastato rapporto tra città e natura sin dall'epoca antica, per seguirne poi le tracce nel periodo rinascimentale, quando i giardini aristocratici, aperti al pubblico urbano, creano le premesse culturali per la nascita dei primi veri giardini pubblici. Dall'epoca dei Lumi all'attualità, il libro esamina le metamorfosi del parco urbano moderno, analizzando il dibattito teorico e un ricco panorama di realizzazioni che giunge sino agli esempi più recenti, come i parchi di Barcellona o il Parc de la Villette a Parigi.Vengono così definite le linee di evoluzione di uno dei contributi più originali che la cultura europea ha portato alla formazione della città moderna: il giardino e il parco pubblico.Il risultato è un'opera di riferimento non solo per tutti coloro che si occupano di storia della cultura, geografia, urbanistica, progettazione del paesaggio, ma anche per chi è interessato a comprendere meglio una questione chiave del nostro tempo: il rapporto fra uomo e natura.
Momentaneamente non ordinabile