Biologia vegetale
Le cellule delle piante contengono strutture biologiche di base come il nucleo, gli organelli, il citoscheletro, le membrane, le tipiche macromolecole, e svolgono tutte le funzioni fondamentali delle cellule eucariotiche. Inserite su queste strutture e funzioni comuni, ci sorprende la raffinata sensibilità e la versatilità degli adattamenti che sono proprie delle cellule e degli organismi vegetali. Non tutti i 'vegetali' hanno la stessa origine: caratteristiche di tipo vegetale si sono evolute in organismi assai differenti, compresi, in una accezione molto ampia, i batteri e gli archebatteri. Questi caratteri tipicamente vegetali sono: le pareti cellulari e i vacuoli, uno stretto rapporto con il terreno o l'acqua, l'assorbimento e l'organicazione dei nutrienti minerali, la capacità di modificare l'ambiente, che esplica al massimo livello grazie alla fotosintesi ossigenica realizzata dalle piante e dalle alghe. La fotosintesi sostiene tutta la vita e, producendo ossigeno e consumando anidride carbonica, mantiene integra l'atmosfera terrestre. Recenti ricerche indicano che la fotosintesi è di natura unitaria, così come è unitaria l'origine del plastidio, lo specialissimo organello che la realizza. Tuttavia esistono moltissimi organismi eucarioti non fotosintetici che consideriamo vegetali anche se non correlati con le piante: tra essi i funghi, che vivono eterotroficamente. In questo libro sono trattati prima i grandi raggruppamenti sistematici e le loro relazioni evolutive, poi la struttura, il metabolismo e la morfogenesi delle piante, infine le basi delle patologie, la biologia molecolare, l'ecofisiologia e gli usi delle piante da parte dell'uomo. Questo non si è limitato a utilizzare le piante selvatiche, ma, per oltre 10 000 anni, ne ha modellato un certo numero a proprio vantaggio, ha creato infinite nuove varietà e perfino nuove specie, e continua a farlo, sfruttando, tra l'altro, i nuovi strumenti forniti dalla scienza.