Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia. 2.Artt. 80-162
In una struttura economica come quella italiana, che è sempre stata e rimane bancocentrica, il Testo unico delle leggi bancarie e creditizie costituisce certamente una delle leggi fondamentali del diritto dell'economia, cui si ispira, del resto, il legislatore anche in numerosi interventi nelle materie affini. Il D.Lgs. 385/93 costituisce, d'altra parte, il punto di arrivo di una lunga marcia che, partendo dalla vecchia legge bancaria del '36 e sotto la spinta anche della regolamentazione comunitaria, ha accompagnato le profonde trasformazioni dell'attività finanziaria in Italia. Non a caso, infatti, a fianco delle banche il Testo unico individua altri soggetti: gli intermediari finanziari e, - con recente intervento (D.Lgs. 39/2002, anch'esso commentato in quest'opera) - gli Istituti di moneta elettronica, che presentano analoghe esigenze di disciplina e di controllo. L'importanza della disciplina e l'utilità del suo studio per il giurista teorico e pratico è accresciuta dalla circostanza che, innovando rispetto alla precedente legge bancaria ed accogliendo con qualche variante la disciplina della trasparenza bancaria e quella del credito al consumo, il Testo unico non regola più soltanto l'attività delle banche ed i loro rapporti con l'autorità di controllo, ma anche i rapporti tra banche e clienti. Del resto, la vivace querelle suscitata da note sentenze di Cassazione in merito all'anatocismo nei contratti bancari è stata risolta proprio con una modifica del Testo unico. Questo Commentario - redatto da un numeroso stuolo di studiosi che vede, a fianco di autorevoli protagonisti degli studi in materia bancaria, più giovani studiosi accuratamente scelti dai curatori -, edito a circa dieci anni di distanza dall'emanazione del Decreto, tiene conto di tutte le numerose modifiche che esso ha subìto fino al già citato D.Lgs. 39/2002, dell'ampio materiale costituito dalle decisioni dell'Autorità amministrativa in forza dei poteri che la legge stessa gli attribuisce, delle Istruzioni della Banca d'Italia, nonché delle pronunce della giurisprudenza, e si conclude con un'amplissima sezione di bibliografia (oltre 150 pagine), particolarmente utile per ulteriori approfondimenti della materia.