Governare il mondo. L'economia come linguaggio della politica nell'Europa del Settecento
Il Settecento fu il secolo in cui l'economia si fece scienza con Francois Quesnay e la fisiocrazia e diventò il nuovo linguaggio della politica. La circolazione delle idee e dei testi permise di mettere a punto gli strumenti per l'attuazione delle politiche di riforme degli stati europei, che intaccarono profondamente la struttura stessa delle società tradizionali. Fu il secolo che in nome della libertà economica e dell'individuo forgiò il linguaggio dei diritti, propagato dalla Rivoluzione francese in tutta l'Europa. Un gruppo di studiosi italiani di formazione storica ed economica, che collabora da anni su questi temi, in contatto con ricercatori di diversi paesi europei e di diverse generazioni, che qui si incontrano, presentano i loro contributi, ponendosi nel cuore degli studi attuali sulla lettura politica delle idee economiche nel Settecento. Il nesso economia-politica che informa il volume intende inoltre porre la riflessione sulle idee economiche che discutono temi, oggi centrali nel dibattito culturale e storiografico. Su di essi sono organizzate le tre sezioni, in cui sono raggruppati i contributi.
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