City
"Questo libro è costruito come una città, come l'idea di una città. Mi piaceva che il titolo lo dicesse. Adesso lo dice. Le storie sono quartieri, i personaggi sono strade. Il resto è tempo che passa, voglia di vagabondare e bisogno di guardare. Ci ho viaggiato per tre anni, in "City". Il lettore, se vorrà, potrà rifare la mia strada. È il bello, e il difficile, di tutti i libri: si può viaggiare nel viaggio di un altro? Quanto ai personaggi - alle strade - c'è un po' di tutto. Ci sono uno che è un gigante, uno che è muto, un barbiere che il giovedì taglia i capelli gratis, un generale dell'esercito, molti professori, gente che gioca a pallone, un bambino nero che tira a canestro e ci becca sempre. Gente così." - Alessandro BariccoGould ha tredici anni e tutti pensano che vincerà il Nobel, ma lui non è poi tanto sicuro di volerlo e passa il tempo a esplorare la città e si rifugia nei suoi abitanti e nelle loro storie, perché il genio è un peso impossibile da sopportare, come l’adolescenza quando tutti ti guardano e pochi ti capiscono: per questo c’è bisogno di andare per vicoli e incroci, di scovare mille mondi per fuggire, come tutti, dalla propria solitudine