Miracolo all'italiana
Miracolo all'italiana: Apparso nel 1962, questo libro di Giorgio Bocca venne accolto dalla grande stampa moderata come un libello rivoluzionario che osava parlar male dei potentissimi del paese, un libro che si prendeva gioco dei valori della borghesia e che, secondo i giornali dell'epoca, "alternava demagogia a populismo". Oggi, in una fase segnata dal rancore e dalla paura, quelle pagine potrebbero sembrare uscite proprio da un altro mondo. Eppure, lo sguardo di Giorgio Bocca è come sempre fulminante e attuale. Basti solo ricordare l'incipit, tra i più famosi del giornalismo nostrano: «Fare soldi, per fare soldi, per fare soldi: se esistono altre prospettive, chiedo scusa, non le ho viste». Qui Bocca parlava di Vigevano. Ma quanto attuale è questa frase pensando a tutto il nostro Centronord, alle distese infinite di capannoni in Veneto, alla Pedemontana così triste e aggressiva dei nostri giorni! Bocca aveva notato i prodomi di questa trasformazione già in atto allora. Era tutto scritto. Bisognava solo vederlo. Ma lo sguardo di Bocca non si accontenta dell'analisi economica, la sua è una ricerca per così dire "antropologica" e pone l'accento sul ruolo egemone e trasformativo della televisione, lo strumento che è stato in grado di «creare finalmente gli italiani».
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