Un viaggio dal Delta a ritroso, da Comacchio a Goro, Mantova, Cremona, Ferrara e altri luoghi sconosciuti. Sempre seguendo l’argine e il Po che appare e scompare. Tra testimonianze di improvvise ricchezze legate all’anguilla e alle vongole, racconti di inquinamento e occasioni perdute, il Po diviene il filo rosso, la via d’acqua ma anche la via culturale per parlare di tutto il nostro paese. Un libro dunque che, certo, può definirsi di viaggio ma che è ancor più un libro politico. Proprio perché Rea tiene insieme la complessità inevitabile e ineludibile non solo del viaggio in generale ma, in particolar modo, di un viaggio lungo il fiume per eccellenza...
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