Il grande sonno

Il grande sonno

Il grande sonno, primo romanzo in cui compare l'investigatore Marlowe, ha quel gusto dolce e amaro dei noir in bianco e nero, con donne bellissime, enigmatiche e sensuali e uomini forti e virili. Non c'è da sorprendersi per questo, dato che è stato scritto proprio in quel periodo. Gangster. Bische clandestine. Lo slang tipico dei luoghi malfamati e degli uomini indaffarati in affari loschi. Poliziotti corrotti e investigatori privati retti e incorruttibili. Questo è lo scenario nel quale Chandler ci porta, scrivendo in modo diretto e sbrigativo, ma non nel senso di affrettato o superficiale, ma nel parlare al lettore senza fronzoli o giri di parole, semplicemente: diretto. L'investigatore Philp Marlowe, con la sua ironia pungente, corrosivo e irrispettoso, mordace e dalla battuta pronta, che non si lascia mettere i piedi in tessa da nessuno è ciò che regala a questo libro quel tocco in più, quell'aura piacevole e avvolgente. Reale nella sua irrealtà di paladino imperfetto Marlowe si fa apprezzare subito dando alla storia, il classico del poliziesco noir, quel tocco in più. Nulla da stupirsi quindi se Sclavi si ispirò a Marlowe per il suo Dylan Dog, o se da Il grande sonno venne tratto un film. Sono i personaggi a fare grande una storia, e Il grande sonno ha un grande personaggio a cui sorreggersi.
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