Pensieri sulla democrazia in Europa
Dall'agosto 1846 al giugno 1847 Giuseppe Mazzini, esule a Londra, pubblica sul "People's Journal" otto articoli sulla democrazia. Con questi interventi, di cui in Italia è nota solo la rielaborazione in italiano del 1852, Mazzini si inserisce a pieno titolo nel dibattito europeo sulla democrazia, iscrivendo di fatto il proprio nome tra i suoi protagonisti più illustri: Tocqueville, Blanc, Cabet, Mill. Alla fine del 1847 i Fraternal Democrats invitano a Londra il ventottenne Karl Marx, allora vicepresidente dei democratici comunisti di Bruxelles, per ribattere alle critiche avanzate dai 'progressisti' al comunismo, e precisare da quale tipo di rivoluzione, politica o sociale, nascerà la democrazia in Europa. Nella originale e provocatoria introduzione, interamente riscritta per la nuova edizione, Salvo Mastellone raffronta il testo dell'articolo di Mazzini sul comunismo con il secondo capitolo del Manifesto comunista di Marx, e lascia emergere uno straordinario e sotterraneo contrappunto teorico. I "Pensieri sulla democrazia in Europa" costituiscono un testo vivo, cruciale e di sorprendente efficacia politica.
Momentaneamente non ordinabile