Prigioniero (Il)
Il libro di Anna Laura Braghetti e Paola Tavella è un documento unico che ricostruisce come mai è stato fatto la vita dell'ostaggio e dei sequestratori durante i 55 giorni del sequestro Moro, raccontando la quotidianità, i gesti, i rapporti umani, le conversazioni, gli scontri, le paure e le speranze delle persone che abitarono l'appartamento-prigione. La voce narrante è quella della Traghetti che comperò, arredò e preparò la casa di via Montalcini e che racconta, dall'interno e nei dettagli, una delle vicende più drammatiche e determinanti della storia d'Italia. Nel farlo, parla anche della sua vita, dell'incontro con la lotta armata, della sua doppia esistenza di impiegata e di militante clandestina, dell'omicidio di Vittorio Bachelet di cui è responsabile, fino all'arresto, nel 1980, alle carceri speciali, al cambiamento interiore. Ne esce il ritratto sofferto, a suo modo esemplare, di una vita travolta dalla fede rivoluzionaria e, insieme, di un'intera generazione politica. "La mia scelta di entrare in una organizzazione armata è stata il frutto di un lungo, lento corteggiamento, un avvicinamento graduale, passo per passo. Come un meccanismo che, prima di mettersi in moto, faccia scattare tanti clic impercettibili, uno dopo l'altro, fino al momento finale quando ogni passaggio è compiuto e la macchina è avviata in tutta la sua potenza. Forse il periodo in cui sono stata una spettatrice in platea mi è servito a decidere se farmi o no definitivamente da parte. Era un tempo d'attesa, cercavo un modo per cambiare il mondo e tentavo di capire se le Brigate Rosse fossero o meno uno strumento per far diventare realtà il sogno rivoluzionario." Questo libro ha ispirato Marco Bellocchio per la scrittura del film "Buongiorno, notte".
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