Miseria dello storicismo
"La tesi fondamentale di questo libro è che la credenza diffusa nel determinismo storico e nella possibilità di predire il corso storico razionalmente o 'scientificamente' è una credenza errata". La storia non ha un senso di marcia e non è possibile stabilire la direzione del suo corso, né prevedere le sue finalità. Qualsiasi credenza deterministica è errata, perché non disponiamo di strumenti che ci permettano una previsione scientifica degli eventi. Questa tesi, coltivata da Popper all'indomani del primo conflitto mondiale, maturata nel corso degli anni successivi, è emersa al dibattito solo nel secondo dopoguerra provocando diversi imbarazzi. Gli argomenti di Popper, infatti, non si accordavano con la matrice storicista implicita sia nelle filosofie idealistiche (da Platone a Hegel), sia in quelle materialistiche (Marx) o irrazionaliste (Spengler). L'attacco allo storicismo e alle filosofie profetiche della storia rappresenta, inoltre, un invito a combattere l'ingiustizia e l'oppressione con umiltà, con la consapevolezza che non esiste un dio nascosto che dirige gli eventi.
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