Apri le porte all'alba
Una donna sola, piena di interessi, affetti, curiosità, a tratti appesantita dai rimpianti per amori passati e perduti. Una donna matura, che si prende cura del vecchio padre così come delle amiche immalinconite da divorzi recenti o prossimi a venire. Una donna che per lavoro (deve scrivere una guida turistica) gira in macchina il Lazio, osservando il triste contrasto che oppone una natura, solo in rari casi incontaminata e silenziosa, al chiasso, alla sporcizia, al caos insopportabile che assediano la vita di tutti. Una donna che dopo alcuni fallimenti sentimentali ha capito quanto le scelte di vita coniugale non siano altro, per le donne della sua generazione, che un offuscamento e un annullamento dell'identità. Una donna le cui meditazioni solitarie, con i suoi ricordi e le sue nostalgie, si alternano a descrizioni dei paesaggi urbani deteriorati e delle realtà sociali che la feriscono, degli incontri fortuiti con la vita parallela degli extracomunitari, delle difficoltà degli anziani e di tutti coloro che vivono in condizioni di emarginazione. Una donna la cui rinascita interiore è tutt'uno con il dolce segreto del vivere che è la capacità, il desiderio, l'urgenza di condividere i piccoli e grandi misteri dell'esistenza.
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