Canto della neve silenziosa
In questa esemplare raccolta di quindici racconti Selby torna a occuparsi di New York, l'odiata-amata città natale nella quale aveva ambientato "Ultima uscita per Brooklyn", considerato uno dei romanzi più importanti dell'ultimo trentennio. Qui Harry, una specie di "Ognuno" metropolitano, un eroe dai mille volti del quale l'autore conserva solo il nome in racconti diversi per tono e taglio, attraversa momenti di smarrimento e violenza che la vita quotidiana non risparmia a nessuno. Ma questa volta, a differenza di quanto avveniva in "Ultima uscita a Brooklyn", nella solitudine e nella disperazione che attanagliano i suoi personaggi Selby lascia fltrare un raggio di luce, come nel suggestivo testo dal quale prende il titolo la raccolta: è la possibilità di ristabilire, anche nel frenetico e per certi versi feroce scenario metropolitano, un rapporto positivo tra la propria interiorità, per quanto ferita, e il mondo circostante. Poeta di una umanità reietta, Selby sa cogliere il 'canto' delle cose nel silenzio della solitudine.
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