La banda Baader-Meinhof. DVD. Con libro
Giugno 1967. La nota giornalista di sinistra Ulrike Meinhof decide di trasferirsi per seguire da vicino i moti di rivolta che stanno sconvolgendo Berlino. Ulrike presto si trova coinvolta nell'azione armata che libera dal carcere il giovane leader Andreas Baader: è per lei l'entrata definitiva in clandestinità. Insieme con Baader e Ensslin, Meinhof fonda la "Rote Armee Fraktion" con lo scopo di diffondere la resistenza armata e l'azione terrorista. Il gruppo da l'avvio a una serie di rapine in banca e mette in atto un gran numero di attentati violenti e mortali. Il capo della polizia della Germania federale Horst Herold oppone al gruppo un gigantesco apparato di polizia che nel 1972 riesce a catturare Baader, Ensslin e Meinhof insieme con altri membri della Raf. Ma dal carcere il gruppo riesce a guadagnare un reale potere politico. La gente, in misura sempre crescente, dimostra di sostenere la loro causa e l'organizzazione fa nuovi proseliti. All'interno del gruppo, però, i motivi di tensione aumentano. Nel maggio 1976 Ulrike Meinhof si suicida nella sua cella. L'ultimo atto è vicino: due spettacolari azioni della Raf, ossia il rapimento di un noto industriale e il dirottamento di un aereo, provocano la reazione dello stato: la frenetica ricerca dell'industriale resta vana, ma l'aereo viene liberato da una squadra antiterrorismo. La mattina successiva, Ensslin e Baader sono trovati morti nelle loro celle. Per ritorsione, la Raf uccide l'industriale.