Gli alberi ne parlano ancora
La quasi centenaria Edena rievoca la propria vita e quella del suo popolo, gli etoni. Edena è la figlia del capo villaggio Assanga Dju-li, in Camerun. a Bambina all'inizio del romanzo, la vediamo crescere di capitolo in capitolo. Non bella, ma forte e intelligente, di carattere non somiglia né alla madre Andela, donna devota e rassegnata, né alla seconda moglie del padre, l'edonista e sfrontata Fondamento di Piacere. A fianco del padre si sente al riparo dai pericoli che minacciano la sopravvivenza della comunità, ma la colonizzazione avanza, sotto i tedeschi prima, poi sotto i francesi, e l'autorevolezza del capotribù ne viene travolta. Edena intanto, sebbene innamorata del primo convertito al cristianesimo nel villaggio, viene data in sposa al padre di lui, il successore designato di Assanga, Gazolo, che le impone una vita di frustrazioni e umiliazioni. Finché lei non si ribella e fugge nella giungla, per poi rifugiarsi nel locale gestito da Fondamento di Piacere dove scopre quanto sia facile il passo dalla sottomissione alla prostituzione. Una volta fuggita dal villaggio ha acquisito maggiore consapevolezza di sé, e la maturità dell'indipendenza le fa capire meglio la fragilità umana, l'ipocrisia delle convenzioni e il destino della sua gente, una civiltà in via di dissoluzione.