Il mondo estremo
Agli estremi confini del mondo conosciuto, fra le tempeste e i ghiacci del Mar Nero, c'è una città selvaggia e poco abitata, Tomi, il luogo dell'esilio di Publio Ovidio Nasone. Ai giorni nostri, in un sovrapporsi di piani temporali, giunge a Tomi un amico di Ovidio, Cotta, determinato a trovare tracce del poeta e del suo capolavoro incompiuto, le "Metamorfosi". Esiliato da Augusto, o dalla sua corte di oratori e politici, dopo aver tenuto un discorso meraviglioso per l'inaugurazione di un nuovo stadio senza però rendere il consueto e doveroso omaggio all'imperatore, Ovidio pagherà con gli anni della solitudine la sua denuncia di scandali politici e, forse, la libertà erotica dei suoi versi.