L'incendio. Algeria

L'incendio. Algeria

"L'incendio" si svolge nell'estate del 1939, nel villaggio algerino di Bni Boublen. Ornar, il protagonista de "La casa grande", ha undici anni, ha abbandonato la cittadina di Dar Sbitar per sfuggire alla fame ed è andato a vivere in campagna, insieme alla poco più grande Zhor, da Marna, la sorella maggiore della ragazza che si è sposata con un contadino reazionario e colluso con le autorità, Kara Ali. Qui il vecchio Comandar introduce Ornar alla vita di campagna, con la sua poesia e le sue asperità, e gli spiega anche la difficoltà di vivere in un paese dove i pochi coloni possiedono la quasi totalità della terra. Ornar incontra la gran massa dei pastori e contadini senza terra, i fellah, poveri ma dignitosi, per i quali la sola possibilità di sopravvivere passa attraverso la ribellione e lo sciopero contro l'oppressione. Ma l'unica risposta dei padroni consisterà nella repressione, finché divampa un enorme incendio che distrugge le capanne degli operai agricoli. Ne vengono incolpati gli scioperanti e i loro capi vengono arrestati, compreso l'ideologo di città, il comunista Hamid Saraj, che viene torturato. Intanto scoppia la seconda guerra mondiale e i giovani algerini, come carne da macello, sono spediti sui campi di battaglia, a difendere la patria francese. Ornar fa ritorno a casa, dove riprende la consueta lotta contro la fame, forte però di una nuova consapevolezza e nel ricordo dell'eroismo della resistenza contadina.
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