Nel nome del porco
Mattatoio di San Juan del Horla: una donna viene trovata in pezzi, brutalmente macellata come si usa fare con i maiali. Tra le sue labbra un biglietto: "Nel nome del porco". Sarà il commissario Pujol a occuparsi dei primi sopralluoghi di un caso quanto mai complesso e reso più oscuro dalla diffidenza della comunità locale. Siamo in un paese di provincia spagnolo dove nessuno è disposto a parlare, tanto più se il padrone del mattatoio è anche il sindaco e l'autorità indiscussa del posto. Il commissario è ormai prossimo alla pensione. Sposato da trent'anni con Mercedes, è in vena di progetti, di togliersi finalmente quegli sfizi che si è sempre negato: magari comprare una macchina nuova, e soprattutto aiutare Tomas, un poliziotto quarantenne a cui vuole bene come a un figlio. Ma Tomas è un uomo tormentato. Affetto da una turba psichica alla dottor Jekyll e mister Hyde si lascia andare ad azioni violente delle quali poi non ricorda nulla. Anche da New York, dove era andato nel tentativo di guarire e rifarsi una vita, è costretto a fuggire e a fare ritorno in Spagna a causa di un episodio inquietante e misterioso. E tornato in Centrale, viene scelto dal capo della Omicidi per infiltrarsi in incognito nella comunità di San Juan del Horla, per seguire alcune piste suggerite da Pujol. Le cose però non vanno come ci si aspetterebbe: prima l'attacco terroristico al World Trade Center, poi il grave incidente automobilistico di Pujol gettano Tomas in uno stato confusionale e pericoloso.Questa storia non è un giallo classico con assassino, vittima e poliziotto, bensì la rappresentazione dell'inferno di San Juan del Horla. "Nel nome del porco" è un romanzo dove tutto sembra incastrarsi perfettamente, dove le indagini concedono spazio alle storie e al profilo umano dei personaggi in un intreccio di eventi che lasciano il lettore senza respiro.
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