Giugno Picasso
Estate 2002. Don Alfonso, ex marinaio a riposo, si è ritirato a Stromboli dove affitta stanze a fedeli ospiti stagionali. In realtà, più che una pensione, la "casa di Ficogrande" è un piccolo mondo al quale fanno riferimento anche residenti molto particolari come Régine, una scrittrice anglo-canadese trasferitasi nelle Eolie trent'anni prima, Edoardo, un ex tossico al servizio di un nobile messinese, e Biagio, musicista di strada. Come ogni estate arriva Omar, il figlio di don Alfonso, ma questa volta insieme all'amico Pablo, giovane pittore di origini ispaniche. L'inquietudine ribelle di Omar - ormai giudice severo delle scelte di vita del padre - ma soprattutto la enigmatica presenza di Pablo, ribattezzato Giugno Picasso, portano sconcerto e turbamento tra i frequentatori abituali della casa di Ficogrande. Pablo seduce tutti ma attraverso queste seduzioni è come se portasse a galla qualcosa di oscuro e irrisolto. A cominciare da don Alfonso e da Régine. Suscita anche un tenero e duraturo sentimento in Penelope, teenager in fuga da una famiglia devastata e arrivata a Stromboli con zaino e sacco a pelo. Ciascuno reagisce all'influenza di Pablo secondo modalità proprie, tutte comunque drammatiche, o disperatamente vitali. L'isola si spopola e don Alfonso resta solo con la terribile rivelazione contenuta nella lettera che il figlio gli ha consegnato appena arrivato a Stromboli. Che cosa hanno portato Pablo e la sua luminosa giovinezza? Si può rinsaldare un rapporto padre e figlio mai arrivato alla maturità? O invece il tempo è finito?Con forte mano melodrammatica Peppe Lanzetta disegna, memore della lezione del Pasolini di "Teorema", un panorama di anime alla deriva, un franare di certezze, di illusioni, di speranze che finisce con il cambiare, anche attraverso il simbolico sovrapporsi di catastrofi naturali, il paesaggio interiore dei personaggi.