Fuori stagione

Si può ricominciare a vivere, come niente fosse, nella cittadina di provincia da cui ce n'eravamo andati venti o trent'anni prima in cerca di successo, denaro, avventure? Dopo aver fatto fortuna in Africa e averla sperperata, un giorno d'autunno Quinto Baldini torna al suo borgo natio con una ferita da arma da fuoco nello stomaco, neanche un soldo in tasca e molta confusione in testa. Ritrova la moglie che ha lungamente tradito, le figlie che ha trascurato, i vecchi amici delle interminabili partite a carte e a biliardo, la nebbia, i ricordi, i pescherecci che vanno e vengono lungo il porto. Ma incontra anche, nel paesello trasformato dal turismo di massa, l'avido predatore che ha preso il suo posto e una donna indecifrabile che risveglia il suo sogno di rivincita. Così, quando dal passato affiora un ricatto che rischia di travolgere anche il poco che gli resta, la sua casa e la sua famiglia, Quinto sente che è arrivato il momento di dimostrare, innanzitutto a se stesso, se è un fallito senza rimedio o se può ancora rovesciare il suo destino. Alla fine qualcuno uccide, qualcuno muore, qualcuno scopre la prodigiosa forza dell'amore: ma chi è l'assassino e chi il salvatore? Un giallo sferzato dal vento e bagnato di pioggia, che sa di pesce, mare in burrasca, caffè corretto, attraversato dal richiamo del faro e dal fischio del treno che corre nella pianura: perché soltanto 'fuori stagione' c'è il tempo di chiedersi se restare o partire, prima che sulla spiaggia riaprano gli ombrelloni.