Ianto

Ianto

Sulle montagne del Galles occidentale, in un mondo dominato dalle imperanti forze della natura, dall'esclusione e dall'isolamento, vive il giovane Ianto, senza genitori, lavoro né sogni. La sua famiglia è uno scapestrato gruppo di ragazzini gallesi senza soldi né prospettive di una vita migliore, che passano le giornate a stordirsi di droga e alcol per sopportare il vuoto e l'ingiustizia sociale in cui sono calati, e per sopravvivere a quel senso di emarginazione che segna la loro terra da secoli. Il Galles, infatti, oggi come allora, è costretto a sopportare le ingerenze e le umiliazioni della vicina Inghilterra. La casa nativa di lanto, come molte altre, si è trasformata in una casa-vacanze dove alcuni giovani arricchiti inglesi si sono insediati e vivono senza il minimo rispetto della storia e delle tradizioni locali. Di tutto il suo gruppo, è il giovane lanto a risentirne in maniera più violenta. Solo, silenzioso e bizzarro, senza veri amici a eccezione dell'ambiguo Roger e di una ragazzina, Gwenno, si porta sulle spalle un segreto che, fin da bambino, lo lega a quel mondo di soprusi. Diventa così una metafora del rancore muto e potente che l'intero Galles prova per gli usurpatori inglesi. Ma si tratta di una forza incontrollabile e tremenda, che finirà per travolgere chiunque, colpevoli e innocenti. Il suo rancore folle avrà esiti tragici, e le montagne del Galles saranno spettatrici di una serie di orrendi delitti che faranno di lanto un emarginato dalla società e dal suo stesso gruppo, un glorioso antieroe in grado di rivendicare i diritti di un popolo e della natura stessa. "Troppo violento... troppo brutale... troppo realista": questo romanzo ha generato giudizi visceralmente opposti e un'animata querelle, scandalizzando il mondo letterario inglese. Ma allo stesso tempo ha suscitato un grande interesse che lo ha reso da subito un libro di culto.
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