Il cammello selvatico
Un traduttore imbranato vuole aggiustarsi il termosifone elettrico del bagno. La scossa potente e il crollo della vasca da bagno inaugurano una lunga serie di malintesi con il mondo, con il prossimo, con le cose. Corso in aiuto di un vecchietto che sta per essere scippato, viene dopo poco bloccato dalla polizia e condotto in commissariato, perché ritenuto colpevole. Seguono un paio di giorni da incubo ma Halvard Sanz, questo il nome dell'eroe, ha un dono meraviglioso: l'ottimismo temperato dall'ironia. Massacrato dalla vita, la percorre saltellando e appena un po' perplesso. Finalmente liberato, girovaga per Parigi e incontra una ragazza bagnata fradicia, con uno sgabello in mano, è Pollux Lesiak.E' amore a prima vista. La donna della sua vita, all'istante. Anche se lei ancora non lo sa. Purtroppo la perde di vista e passa i mesi successivi a cercarla, perché è convinto che rivedi tutti una seconda volta, basta non mettersi a leggere sulla metropolitana. Ed effettivamente rincontra Pollux... ma niente, si sa, è semplice o lineare. E Halvard viene preso dalla strana sensazione di essere a un passo dal capire se davvero la vita è atroce o è bella. O se è atroce perché bella. E la risposta la troverà in un documentario sui cammelli selvatici australiani.Originalissimo e imperdibile. Umoristico, intelligente e tragico come i migliori film di Woody Allen.
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