Africana. Racconti dall'Africa che scrive in portoghese
Diciannove racconti che arrivano da Angola, Mozambico, Capo Verde e Sao Tomé, paesi accomunati dall'uso del portoghese, scelto come lingua ufficiale e insieme come 'trofeo di guerra' al termine di una sanguinosa lotta per l'indipendenza. Storie di Luanda, di Maputo, delle campagne, delle isole: di ieri, al tempo del dominio portoghese e negli anni della guerra, di oggi, nella difficile costruzione del presente. Storie che corrono di bocca in bocca, fiorite nella tradizione orale. Autori internazionalmente affermati (come Luandino Vieira, Pepetela e Mia Couto), grandi personaggi della lotta per l'independenza (come Agostinho Neto, primo presidente dell'Angola indipendente), nuove voci più ironiche e disincantate (come quelle di Germano Almeida e José Eduardo Agualsa) compongono un quadro dinamico e variegato. Un universo in cui convivono modernità e tradizione, la sacralità della parola detta e la suggestione della scrittura, la lingua europea e le tante lingue d'Africa. Mondi che stridono nell'incontro, alla ricerca di una composizione: di tutto questo è fatta l'identità africana.
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