La legge delle solitudini

La legge delle solitudini

Quando Henry e Beatrice s'innamorano sono solo due ragazzi, eppure entrambi sono convinti che la loro storia non abbia futuro. Henry ha un tumore, i medici lo danno per spacciato: non c'è più tempo per bugie, ricatti e ruoli preconfezionati. Ma Henry sopravvive. Sottratto al crudele riflettore della morte, il loro amore comincia a sbiadire nelle tinte annacquate di un matrimonio qualsiasi, nella contratta e tesa banalità del quotidiano. Peck sembra voler rispondere a questioni primarie: "Dove abbiamo sbagliato?" è la domanda che s'insinua, feroce, tra Henry e Beatrice. Dentro lo spazio terremotato dell'accadere, nel tempo sfibrato dell'esistere, Dale Peck tortura la memoria, scompiglia l'apparente linearità degli eventi, scruta oltre lo sgomento di queste due vite dal cuore muto. "Quando abbiamo costruito il primo muro che ora rinchiude le nostre solitudini in un labirinto sempre più complesso, in cui si smarriscono l'amore, la sincerità, la compassione?".E' la legge delle solitudini che detta, tirannica, la nostra esistenza, e mette in scena uno 'spettacolo' di cui conosciamo già la fine. l'unica via d'uscita, sembra suggerire Peck, è quella di gettare via il copione e cominciare a vivere."La legge delle solitudini" è un sorprendente romanzo di saggezza emotiva e Peck si riconferma come una delle voci più eloquenti della sua generazione.
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