Baby boom

Baby boom

"Jean Vautrin ci fa precipitare in un mondo da incubo. Con tredici racconti al vetriolo cadiamo al centro di un universo folle, dove si dibatte la più bella collezione di poveracci, sradicati e nevrotici che si possa immaginare" ("Le Figaro").Proprio questi magnifici miserabili costituiscono il centro narrativo di Vautrin, sia che si tratti del marito, che, scientemente, entra nella nevrosi della moglie sterile e accetta di divenire padre di una bambola, sia che si tratti di una donna ormai vecchia che rivendica ancora il piacere sessuale o del bambino superdotato che lo rivendica già, sia infine che si tratti dell'amante appassionato che ammazza la sua compagna per poterla fotografare morta. Tutti questi personaggi sono terribili, spesso comici e sempre tragici. Sono tutti al limite delle loro risorse, sul bordo del precipizio, barcollanti tra follia e ragione, tra un'esistenza vuota e il niente. Attraversano il mondo con la fragilità e la forza dei fantasmi e di fronte a loro si ergono gli esseri odiosamente normali, che esibiscono la loro felicità volgare e la soddisfazione di essere del tutto conformi al gregge. Vautrin è invece dolorosamente affascinato dalle persone in arrivo da o in cammino verso l'inferno, colti nel momento più vicino all'esplosione, in cui tutto vacilla, tutto è possibile. E proprio qui l'Autore ama far iniziare le sue storie, perché - come ha lui stesso affermato - "diffido dei momenti di calma. La felicità serve solo a rassicurare, il che significa arrestarsi, divenire un'istituzione. Solo l'inquietudine, lo stare sul chi vive garantiscono l'attenzione, quindi la creazione".
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare