Cambio di stagione
Un pianista jazz in cerca della tromba del padre tra California, New Orleans e Italia, una spia 'cartacea' a Berlino Est fresca di libertà, due scrittori dell'Upper West Side di Manhattan alle prese con un tagliagole, una distratta intellettuale ebrea, un cronista esperto di astronomia e mafia ma troppo innamorato di una sensuale pubblico ministero e l'architetto che vuole erigere un monumento alle vittime del terrorismo (ma una neonazista non è d'accordo). Ecco i protagonisti di "Cambio di stagione". Si muovono nei nostri giorni e nel nostro spazio, tra un'America dove la religione Voodoo allevia le ansie di New York o si accanisce in stergonerie del Sud, e l'Europa delle ideologie finite, il fascino di giovani pistoleri, il comunismo degli epigoni della Terza Internazionale. Il loro destino personale è preda di eventi che non controllano. Vanamente cercano un esito religioso, etico o politico alle difficoltà. Come Johann Gottfried Seume, spia della Germania Est convinto che "L'Isola del tesoro" e Orazio contengano la soluzione dei suoi guai, si ostinano a cercare la 'virtus', la virtù smarrita tra violenze e indifferenze di fine secolo. Offesi, si rivoltano alla sorte e propongono al lettore di accompagnarli, quasi fisicamente, nel viaggio che è loro imposto. A quel punto li si direbbe persino felici, certi che "Il lettore o la lettrice cortese" possano essere chiamati a condividere il loro ritrovato candore, pur nel girone della vita quotidiana.
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