Gabbia d'oro. L'enigma dell'anoressia mentale (La)
La manifestazione principale della malattia è sconvolgente: l'inedia volontaria che conduce a perdite ponderali catastrofiche; la terapia difficile, la guarigione incerta; i meccanismi patogenetici della malattia non ancora definiti. Eppure, l'anoressia mentale - una malattia che in passato era assai rara - oggi affligge un numero sempre crescente di adolescenti.In "La gabbia d'oro", Hilde Bruch, considerata una delle massime autorità in campo mondiale negli studi sull'anoressia mentale, riferisce le proprie esperienze e scoperte nel trattamento di questa malattia sconcertante. Non si tratta, come potrebbe far credere il nome, semplicemente di una perdita dell'appetito; piuttosto, la malattia consiste nell'implacabile ricerca di una magrezza estrema, nonostante la fame continua, i dolori acuti e le conseguenze talora letali. Nel libro, Hilde Bruch utilizza numerosi esempi della propria casistica per disegnare un quadro lucido delle cause, degli effetti e della possibile terapia dell'anoressia mentale. L'autrice cerca di rispondere soprattutto alla domanda: come scoprire i sintomi prima che le manifestazioni cliniche dell'anoressia risultino consolidate? Le vittime dell'anoressia, per lo più ragazze adolescenti o preadolescenti, figlie modello di "buona famiglia" che si sentono spesso imprigionate da mete irraggiungibili e aspettative irrealizzabili, sembrano chiuse in una "gabbia d'oro" di privilegi nella quale sentono di non essere al proprio posto e di non poter sopravvivere.L'esperienza ha convinto Hilde Bruch che una diagnosi precoce è fattore indispensabile per una efficace terapia dell'anoressia.Il suo libro si rivolge pertanto a medici, psicologi, insegnanti e genitori, in una parola a quanti hanno la possibilità di osservare i soggetti adolescenti prima che si fissi questa "pericolosa malattia che non solo incide sulla salute immediata delle sfortuante giovani pazienti, ma può renderle invalide per il resto della vita".
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