Come un furioso elefante. La vita di B. S. Johnson in 160 frammenti
Per scrivere una grande biografia servono due ingredienti: una storia unica da raccontare e un brillante scrittore che sappia raccontarla. B.S. Johnson è stato un uomo e uno scrittore insopportabile - arrogante, caratterialmente instabile, insicuro e per questo motivo ancor più spigoloso. Appartenente alla classe operaia e con alle spalle una formazione poco ortodossa (abbandonò la scuola da giovanissimo per andare a lavorare in banca), B.S. Johnson dimostrò da subito un approccio alla letteratura molto particolare. Per lui raccontare una storia equivaleva a raccontare bugie, e se proprio si doveva scrivere, allora bisognava cominciare dalla propria esperienza. Accanto a questo rifiuto dell'immaginazione, B.S. Johnson reclamava la supremazia della sperimentazione (ed ecco quindi il romanzo formato da centosessanta schede racchiuse in una scatola, che ogni volta danno vita a una storia diversa). Ma prima della letteratura c'è la vita, e quella di B.S. Johnson è un labirinto intricatissimo, dove a ogni svolta la prospettiva cambia e il terreno sembra franare sotto i piedi. Jonathan Coe si innamora di questa storia e da grande narratore decide di raccontarla. Con rigore, con passione, con lo stile incalzante dei suoi romanzi. Jonathan Coe si trasforma in un indagatore dell'animo umano che accumula materiali e annotazioni, dichiarazioni di amici e conoscenti di B.S. Johnson, esperienze personali e brani tratti dai romanzi dello scrittore inglese.
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