Una scuola da rifare. Lettera ai genitori
Lo scenario è conosciuto: nel 2008 il ministro Tremonti abbatte sulla scuola la scure dei tagli e poco dopo il ministro Gelmini annuncia la sua riforma. Le piazze si riempiono di migliaia di docenti che gridano la loro rabbia contro lo smantellamento della scuola pubblica. A distanza di diversi mesi, cosa rimane di quella protesta? E - soprattutto - cosa rimane della scuola pubblica? Sotto forma di una lunga lettera ai genitori, Giuseppe Caliceti - maestro, educatore, ascoltatore - cerca di rispondere a queste domande e analizza lo stato di salute della nostra scuola. Caliceti difende la scuola pubblica italiana - una delle migliori al mondo per qualita di insegnamento - e provoca i genitori: l'istruzione primaria non è una bambinaia che tiene impegnati i figli per qualche ora, l'istruzione primaria è il momento fondamentale della loro formazione. Ma il tassello piu importante della scuola pubblica, il pilastro fondamentale che non puo essere abbattuto, e la condivisione. Dice Caliceti: "A chi mi chiede in cosa consiste esattamente il mio lavoro potrei rispondere che insegno a leggere e a scrivere, ma preferisco dire che gestisco gruppi di bambini. I contenuti delle materie che insegno in questi trent'anni sono cambiati più volte - pensate alla storia, alla geografia, ma anche all'italiano o alla matematica. Sono cambiate le materie stesse: ne sono state introdotte nuove, ne sono state soppresse o ridimensionate altre. Una cosa è rimasta: la funzione educativa.
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