Convivenza civile e xenofobia
Nella tradizione moderna la nozione di cittadinanza e quella di gruppo etnico sono sempre state in conflitto, richiamando le classiche opposizioni città/campagna, ragione/emozione, natura/tecnica, scienza/fede.Il concetto di cittadinanza s'insedia infatti nello spazio universale del mercato e incorpora i suoi paradigmi razionali; quello di gruppo etnico, invece, si realizza nello spazio-tempo del villaggio e si esprime attraverso emozioni, credenze, rituali comuni, rapporti solidaristico-parentali.Il relativismo del mercato tende oggi ad assimilare e a pareggiare le differenze etniche. Ma si tratta di un'eguaglianza di facciata perché, di fatto, le diversità restano ai margini, semplicemente tollerate. E possono sopravvivere solo se si adeguano agli interessi dell'Occidente. Questa è la tesi sostenuta dall'autrice che, dopo l'excursus sulla storia del concetto di cittadinanza e la definizione dei suoi legami con le teorie sulla nazione e sulla razza, affronta la questione dell'etnicità e della xenofobia nelle varie aree del mondo, con un'attenzione particolare alla realtà italiana.
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