Genitori alla pari. Tempo, lavoro, libertà
Oggi, quando una giovane si presenta a un colloquio di lavoro aleggia su di lei lo spettro della maternità, che anticipa la sua potenziale assenza durante i primi mesi del bambino e le incombenze di cura che ne caratterizzeranno i primi anni. Tutto ciò avviene, paradossalmente, in uno tra i Paesi europei a più bassa fecondità. "Genitori alla pari" vuole mettere al centro la necessità di politiche che parifichino il tempo di cura e che esaltino la condivisione, in modo da redistribuire il carico che pesa solo sulle donne, a oggi divise fra professione e figli, carriera e cura, affermazione e famiglia. La proposta di Minello e Nannicini contiene tanti strumenti (congedi paritari e ben retribuiti, sostegno alle imprese, servizi integrati per la genitorialità) e un obiettivo prioritario: arrivare a far sì che uomini e donne spendano lo stesso tempo nel lavoro retribuito e in quello non retribuito. Partendo da una storia breve degli andamenti di fecondità degli ultimi decenni, gli autori mostrano l’inverno demografico come un caleidoscopio di aspetti, strutturali e culturali, per poi poter agire con politiche pubbliche di tipo nuovo, egualitarie e incisive. Infine, viene posta la centralità di un allargamento della popolazione genitoriale, con un’ampia discussione sull’inclusione delle famiglie omogenitoriali.
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