Stalin sconosciuto. Alla luce degli archivi segreti sovietici
I libri dedicati a tratteggiare la figura di Stalin sono molti, ma nessun testo prima di "Stalin sconosciuto" ha tenuto conto in maniera decisiva e dettagliata di quanto emerso dal torrente di nuovi documenti resi pubblici dopo l'apertura degli archivi segreti avvenuta dopo il collasso dell'Unione sovietica. Si tratta di documenti che sciolgono in maniera definitiva alcune delle questioni controverse che da sempre accompagnano il regime staliniano, quali le ragioni dell'accordo Molotov-Ribbentrop o il sospetto relativo a un presunto complotto per assassinare Stalin culminato nella sua morte nel 1953, la designazione o meno di un erede 'segreto', il XX Congresso e la denuncia del 'culto della personalità', l'esistenza o meno di un archivio personale del dittatore. Gli autori prestano però anche un'attenzione particolare al cosiddetto 'secondo stalinismo', un periodo poco studiato finora, che a partire dalla fine degli anni trenta (gli anni del processo a Bucharin) arrivano fino alla definizione del programma nucleare sovietico. Si tratta di un'esposizione molto chiara e vivace, che fa di questo libro un punto di riferimento per i prossimi anni. Revisione scientifica a cura di Andrea Panaccione.
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