Rivoluzione delle cellule staminali (La)

Rivoluzione delle cellule staminali (La)

Le cellule staminali sono state isolate da un embrione umano per la prima volta nel 1998. Da allora è stato un crescendo di interesse e aspettative. Ormai non passa quasi giorno senza che si parli di queste cellule come di una possibile cura per le più svariate malattie, dal morbo di Parkinson al diabete, dall'infarto alla distrofia muscolare. Ma il percorso è appena iniziato, e nell'enfasi con cui vengono presentate queste scoperte capita che vadano perse le distinzioni tra i risultati concreti, a portata di mano dei pazienti, e le speranze ancora lontane. L'acceso dibattito etico sulla liceità di utilizzare embrioni umani per creare le terapie del futuro, che da subito ha accompagnato questo nuovo filone di ricerche, ha contribuito a confondere le acque. Si sono formati due schieramenti contrapposti, ciascuno impegnato a difendere aprioristicamente la superiorità della linea di ricerca che prevede o esclude l'utilizzo di embrioni.A che punto è la rivoluzione delle staminali? Quante difficoltà deve ancora superare la ricerca per avvicinarsi alla pratica clinica? Quali sono i laboratori più avanzati e per quali malattie è più concreta la speranza di una cura? Chi investe in queste ricerche e quali sono i paesi che impegnano maggiori risorse? Che prospettive ci sono per una regolamentazione che si basi su valori condivisi e non su pregiudizi ideologici e religiosi? Queste sono alcune delle domande cui si cerca di dare risposta, offrendo spunti di riflessione per farsi un'idea in autonomia e comprendere la portata reale di una rivoluzione che è appena cominciata.
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