Signora di Narmada. Le lotte degli sfollati ambientali nel Sud del mondo (La)
Attraverso il racconto di venticinque 'casi', questo libro disegna un mondo in cui crisi ambientali e conflitti sociali sono strettamente intrecciati. Alcune storie narrano gravi emergenze ambientali, mentre altre descrivono movimenti sociali di un genere nuovo, quelli delle popolazioni sfollate per far posto alle dighe o perché avvelenate dagli oleodotti: i cosiddetti 'rifugiati ambientali'. Come a proposito del fiume Mun, in Thailandia, dove una diga ha distrutto la vita del fiume, la pesca è crollata, l'agricoltura in declino. Oppure gli abitanti della valle di Narmada in India, dove un complesso di circa trecento dighe ha stravolto la vita di un milione di persone, private delle basi materiali di sopravvivenza e di un sistema di relazioni sociali. La città di Cochabamba, in Bolivia, illustra invece il caso di una battaglia vittoriosa: la Banca mondiale suggerisce di privatizzare la distribuzione dell'acqua, la cittadinanza si ribella, il governo è costretto ad annullare il contratto con una grande multinazionale. Gli 'sfollati ambientali' rimandano a una questione più generale di giustizia, perché rivelano il costo umano delle grandi opere di sviluppo.
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