Bagdad Café. Interni di una guerra
Gli scritti in presa diretta di Lorenzo Cremonesi, corrispondente a Bagdad, restituiscono immagini di interni, di vita nei caffè, di pieghe inaspettate, di giocatori di domino o antiquari ma anche di testimoni eccellenti come Tarek Aziz e i suoi familiari, il cardinale Etchegaray o il portavoce degli ispettori dell'Onu. Descrivere la vita quotidiana degli iracheni è stato un modo per sfuggire alle maglie della censura, ma anche un espediente per ottenere le testimonianze e le confidenze più autentiche della gente. Il popolo di Bagdad trovava nel dialogo il modo per raccontare la grande precarietà della vita quotidiana ed esprimere così, tra le righe, il bisogno di un futuro diverso. Il libro racconta anche le piccole e le grandi azioni criminali di un regime che ha fatto di tutto per mascherare i suoi misfatti. Sono così emerse vicende disumane, episodi sconcertanti come quando Uday, figlio del raìs, ha imposto all'allenatore della nazionale di calcio sconfitta di punire i giocatori facendoli esercitare con una palla di cemento. Una testimonianza unica che spazza i luoghi comuni e i resoconti edulcorati, guidando il lettore nella verità della guerra così come è stata vissuta e patita dal popolo iracheno.
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