New York e il moderno. Società, arte e architettura nella metropoli americana (1876-1917)

New York e il moderno. Società, arte e architettura nella metropoli americana (1876-1917)

La nascita di New York come capitale artistica e culturale d'America. La crescita demografica ed economica della città, la sua espansione territoriale e amministrativa, la conquista della preminenza come centro culturale della nazione, gli artisti, i collezionisti, i musei e le istituzioni d'arte. Roma, Berlino, Parigi, Londra hanno impiegato secoli per entrare nella famiglia delle città del mondo. La rincorsa di New York si consuma nel giro di pochi decenni di straordinaria energia creativa. I percorsi materiali della modernizzazione - le ferrovie sopraelevate e sotterranee, la diffusione di elettricità e telefoni, i grattacieli, il traffico delle auto nelle strade e delle folle sui marciapiedi - si sommano e si intrecciano con le vicende degli attori del Rinascimento americano, con il fiorire dei salon e degli atelier, con il mecenatismo dei grandi ricchi animati dall'aspirazione a rinnovare la cultura e le arti. Ma New York è anche città di chiaroscuri pronunciati: al prodigio dei grattacieli si affiancano le distese dei quartieri popolari, a leggendarie ricchezze una diffusa povertà, al tradizionalismo delle culture degli immigrati il dinamismo di artisti e intellettuali che vi trovavano spazi inediti di espressione. Questo libro vuole dare conto di tutto questo, ripercorrendo la storia collettiva e le vicende individuali di una febbre creativa senza precedenti.
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