Costituzione. Dal pensiero politico alla norma giuridica (La)
Da molti anni la Costituzione si è imposta all'attenzione dell'opinione pubblica più vasta, in Italia e in Europa, come tema e come problema. Una riflessione sul significato complessivo di questa parola appare quindi opportuna. La propone questo libro che concepisce la Costituzione come retaggio ereditato dal pensiero politico occidentale antico, medievale e moderno e come esito della lotta per il diritto che lo sviluppo delle forze produttive ha imposto nell'età contemporanea alla storia umana. Ne è derivato un processo dialettico, forte e intenso, dispiegatosi tra costituzionalismo e stato. La Costituzione in tal modo si è andata identificando con un principio politico che viene assunto come suprema norma giuridica per regolare l'attività complessiva dello stato e dei cittadini nei loro rapporti reciproci, definendo e distribuendo poteri, riconoscendo e tutelando diritti, proclamando e realizzando libertà ed eguaglianza, come bisogni insopprimibili delle singole entità della specie umana. Bisogni che, con la crisi dello stato-nazione, pongono problemi nuovi e ineludibili al mondo globalizzato.
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