Eresia del libro grande. Storia di Giorgio Siculo e della sua setta (L')
Nell'Italia del Cinquecento, lacerata dal dissenso protestante, un monaco benedettino, Giorgio Rioli detto Giorgio Siculo, annunciò rivelazioni straordinarie. Potenti e umili, religiosi e laici lo seguirono affascinati. Giorgio Siculo consigliava ai protestanti dispersi per l'Italia di adattarsi all'ortodossia cattolica: ma ai seguaci più stretti confidava una dottrina segreta, che gli era stata comunicata - affermava - direttamente da Cristo, e che si opponeva in maniera radicale sia al protestantesimo sia al cattolicesimo. Denunciato dai protestanti all'Inquisizione romana, Giorgio Siculo venne processato a Ferrara nel 1551 come eretico, condannato a impiccato. La persecuzione dei suoi seguaci e la distribuzione dei suoi scritti si protrassero ostinatamente per decenni. Delle idee di Giorgio Siculo non doveva rimanere traccia alcuna. Con una lunga ricerca, punteggiata da scoperte imprevedibili, Adriano Prosperi è riuscito a sconfiggere questa sistematica volontà di cancellazione. Cinquant'anni dopo la scoperta che ne era stata fatta da Delio Cantimori, la figura, gli scritti, i seguaci del visionario benedettino appaiono oggi finalmente in piena luce. Attraverso il tragico destino di Giorgio Siculo affiora un capitolo sconosciuto della storia religiosa italiana ed europea. Un'indagine esemplare, un libro appassionante.
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