La luce delle cose. Immagini e parole nella notte
Pagine come sassi, scagliati per capire la profondità del vuoto. La realtà di cose lette e viste attraversata senza presunzione, senza gerarchia né enfasi, seguendo il richiamo della luce, il suo variare. Sullo sfondo di un'isola, la Corsica, in un arco di tempo che va dalla notte al tramonto una voce femminile racconta e ricorda libri e quadri legati alla luce. Molti nomi - da Vermeer a Kierkegaard, da Goya a Magritte, da Frost a Braque, da Carpaccio a Zanotto, da Baudelaire a Van Gogh - affiorano nella memoria della donna, intrecciati a riflessioni, ricordi e ai gesti quotidiani verso la sua bambina e la sua forte presenza. Un viaggio per luoghi della letteratura e della pittura, di cui Antonella Anedda definisce da un lato, con rigore, la mappa, mentre dall'altro ne cattura lo spirito di poesia. Il risultato è un libro che non ha i tratti del resoconto, ma della confessione. A dimostrare che nessun prodotto estetico si svela del tutto, se non sappiamo offrirgli in cambio la nostra più segreta intimità.
Momentaneamente non ordinabile