Noi siamo un colloquio. Gli orizzonti della conoscenza e della cura in psichiatria
La psicopatologia, questo discorso sull'anima che soffre, cerca di cogliere cosa ci sia al di là dei sintomi e come ogni paziente (possiamo esserlo tutti) riviva nella sua interiorità i modi di essere dell'angoscia e nella tristezza, nell'immaginazione e nella memoria ferite, nelle esperienze stupefatte del tempo e dello spazio, nel silenzio e nelle lacerazioni del corpo, nella disperazione e nella dissociazione. Di questi temi si occupa questo libro nell'orizzonte di quello che è il nostro destino: l'essere un colloquio. Solo muovendo dai modi con cui il colloquio (il dia-logo) si infrange, e si inaridisce, è possibile cogliere e riconoscere le diverse condizioni psicopatologiche nelle loro radicali fondazioni psicologiche e umane. Rifarsi ai significati (psico)terapeutici che ogni colloquio, se radicato nell'ascolto delle voci e dei silenzi, degli sguardi e dei volti, trascina misteriosamente con sé; recuperare il senso di gesti semplicemente umani, che dilatino la scia del colloquio: questo è il compito di ogni psichiatria.
Momentaneamente non ordinabile