Riti di sangue. All'origine della passione della guerra

Libro atipico, "Riti di sangue" nasce da un coinvolgimento intellettuale tanto imprevisto quanto profondo. Documentato, brillante, di grande originalità, è frutto di una lunga ricerca multidisciplinare che si innesta su una teoria innovativa, la quale attribuisce, non all' "istinto di uccidere", ma all'esperienza ancestrale della preda la radice dell'attrazione umana verso la violenza. Nei suoi primi capitoli, il libro ricostruisce lo scenario preistorico delle prime bande di ominidi, il sorgere di forme di comunità primordiali e la ritualizzazione della guerra sulla base dei dati raccolti dai paleontologi, primatologi e antichisti. Viene quindi ripercorsa attraverso una ricchissima mole di informazioni tratte dalla storia, dalla storia dell'arte e dal costume, dalla letteratura e dal mito l'evoluzione delle forme e dei significati che la guerra ha via via assunto, per approdare all'ipotesi "forte" di Ehrenreich: la guerra come 'parassita' che si autoreplica, un'entità fondamentale estranea e supremamente indifferente al nostro destino.