Nuova costellazione. Gli orizzonti etico-politici del moderno/postmoderno (La)
La filosofia di questo libro vuole essere la filosofia dell'età del crollo del Muro: del Muro di pietre della recente storia politica e dei molti Muri di pregiudizi della storia intellettuale del nostro secolo. Bernestein è considerato, con Rorty e MacIntyre, uno dei tre esponenti emblematici della folisofia post-analitica. Ha condiviso con Rorty sia la 'riscoperta' della filosofia europea sia la riproposizione del pragmatismo. Da Rorty e dai neofiti del decostruzionismo lo divide però la scelta degli interlocutori nella filosofia europea, l'individuazione degli ispiratori nella tradizione pragmatista, la valutazione della filosofia analitica: fra i filosofi europei è vicino a Gadamer e al suo ideale dialogico, a Habermas e alla sua difesa degli ideali etico-politici della modernità ; in autori come Derrida e Foucault scopre istanze etico-politiche complementari a quelle di Habermas; negli sviluppi della filosofia analitica ritrova le intuizioni dell'ermeneutica; ripropone l'eredità di Peirce, il più razionalista fra i pragmatisti.I suoi libri precedenti gli hanno creato una fama di grande "traduttore ed interprete" tra correnti di pensiero: teoria critica, fenomenologia, postempirismo, ermeneutica, neoaristotelismo. Questo libro affronta nello stesso spirito ecumenico gli autori 'postmoderni': Lyotard, Derrida, Foucault, Heidegger, Rorty. Ai postmoderni riconosce il merito di avere riportato alla ribalata le questioni etico-politiche cogliendo i disagi nel nostro momento "moderno/postmoderno", disagi a cui hanno dato un nome il femminismo, la resistenza all'apartheid, l'opposizione di sinistra nelle società dell'Est. Contro Habermas, propone di non contrapporsi frontalmente ai postmoderni, ma di capovolgerne dall'interno gli esiti autodistruttivi.
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