Storia della linguistica dalle origini al XX secolo
"Che la linguistica generale sia una scienza giovanissima non esclude il fatto che gli uomini abbiano condotto da molto tempo una tenace riflessione sui fenomeni del linguaggio; nè che questa riflessione costituisca, di per se stessa, una lunga storia primitiva, sempre interessante e spesso istruttiva, della linguistica in generale. Tuttavia si può forse affermare che questa storia non è stata ancora scritta". Ed ecco il libro di Georges Mounin, agile e intensa panoramica delle teorie, dei metodi, dei successi, dei fallimenti in campo linguistico quali appaiono dallo studio dei documenti, interpretati alla luce della linguistica funzionale e strutturale odierna. L'aggancio alla preistoria, al quale l'indagine scientifica è pervenuta grazie agli studi di Leroi-Gourhan; il primo emergere di una riflessione sul linguaggio, presupposto dei geroglifici egiziani, degli elenchi lessicali sumero- accadici o della scrittura cinese; l'India, dove si rinviene per la prima volta un'esplicita presa di coscienza linguistica nel grammatico Panini; i Greci che s'interessano tra l'altro alle parti del discorso ma disdegnano le lingue "barbare"; Varrone; le isolate, penetranti analisi fonetiche e fonologiche del medievale Snorri Sturluson; la grammatica razionalista di Port-Royal; Vico; Condillac; la linguistica moderna, la cui nascita è segnata da due grandi svolte, lo studio del sanscrito, che apre la via a una reale considerazione comparata (Bopp, Grimm, Diez), sempre più attenta alla fonetica (Schleicher; i neogrammatici), e l'avvento della linguistica generale (Breal, Baudouin de Courtenay, Whitney, Saussure): queste le tappe essenziali della storia linguistica ripercorse, costituisce un'introduzione metodologica ai problemi della linguistica via via affacciatisi alla riflessione umana.
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