Arte contemporanea. Da Cézanne alle ultime tendenze (L')
Scandita in quattordici capitoli, ognuno dei quali fa il punto su una fascia di tendenze tra loro omogenee, questa storia dell'arte contemporanea offre una sintesi unica nel suo genere. Sebbene alcune figure ricevano un'attenzione maggiore, l'intento dell'opera non è mai quello di privilegiare le singole personalità, ma di risalire ogni volta al nocciolo dei problemi, e non solo in riferimento alla vita interna dell'arte, ma anche in collegamento con gli altri aspetti della cultura del nostro tempo, articolata a sua volta nel livello "alto" delle idee e in quello basso-materiale della tecnologia.Infatti il cammino dell'arte contemporanea è visto, in sostanza, come la tensione dialettica tra due modelli, l'uno dei quali volto a raggiungere una sintonia tra la sensibilità dell'uomo e una tecnologia di specie meccanica, fondata cioè sulle macchine mosse dell'energia termica, mentre l'altro modello si ispira all'avvento dell'elettronica, in cui molti sono ormai disposti a vedere il tratto caratterizzante della nostra condizione postmoderna.Meccanomorfismo e elettromorfismo sono così i due poli tra i quali appare tesa la vicenda dell'arte contemporanea: poli che beninteso non sempre sono apparsi allo scoperto, ma che anzi hanno dato luogo a molte varianti e manifestazioni anche deviate e improprie. Il meccanomorfismo trionfa senza dubbio nel Cubismo e nelle altre tendenze costruttiviste e neoplastiche del primo Novecento. L'elettromorfismo trova un preannuncio nello spazio "romantico" del primo Cézanne, o negli aneliti mistici dei Simbolisti, per manifestarsi già in forma diretta con i Futuristi, e soprattutto con i Dadaisti, i più risoluti nell'abbandonare la superficie dipinta per avventurarsi nello spazio dei processi mentali. D'altra parte i Metafisici, con De Chirico in testa, intuiscono l'altra faccia della rivoluzione elettronica, quella che porta a memorizzare tutti i dati del passato e a riproporli in combinazioni inedite.
Momentaneamente non ordinabile